versi sulla fratellanza e la condivisione nella giornata mondiale del rifugiato

Sono state oltre venti le magliette verdi indossate ieri sera per lo spettacolo “Fili”, promosso da Luna Rossa, comunità del Progetto Sud, a cura dell’attore e regista Achille Iera.
Una performance che nasce dalla volontà di collaborare insieme a Luna Rossa, la comunità di accoglienza di Lamezia Terme, alla quale si sono aggregati utenti di Fandango, comunità terapeutica per il recupero dei tossicodipendenti , e persone vicine a tali realtà e al teatro.
«Abbiamo preso spunto dalla raccolta di poesie “Foglie D’erba” di Walk Whitman – dice Achille Iera riferendosi  al poeta e scrittore considerato il padre della poesia americana – poiché ci sembra ancora oggi  un trattato sulla vita, sull’essere umano, sulla libertà, sulla fratellanza e la condivisione.
La performance ha visto recitare tutti i partecipanti, dai più piccoli ai più grandi, in toni di voce completamente diversi l’uno dall’altro.
Una sorta di abbraccio da parte loro alla città, e dalla città verso di loro. Abbraccio ideale visibile anche nelle immagini sullo schermo viste in apertura, dove varie testimonianze – da docenti, a studenti, a commercianti, all’allenatore di calcio – che hanno avuto la possibilità di interagire in modo diretto con gli ospiti di  Luna Rossa, rafforzano il concetto che bisogna dedicarsi ad accogliere.
A concludere, la lettera da parte di Don Giacomo Panizza, fondatore di Progetto Sud, scritta proprio ieri nella giornata mondiale del rifugiato, e letta da Nicola Emanuele di Progetto Sud, a denuncia di una situazione insostenibile.
«Il nuovo decreto Salvini ha previsto un’accoglienza che si limita solo ed esclusivamente al fornire da mangiare e da dormire, senza dare opportunità di integrazione» dice Emanuele.
“Oggi, proprio oggi, insieme abbiamo vissuto la sconfitta dei deboli, il pianto e l’impotenza hanno dominato tutto e tutti”, sono le parole di Don Giacomo, facendo riferimento allo spostamento delle undici mamme e cinque bambini da un CAS all’altro.
La Comunità Progetto Sud si è rifiutata, come gesto umano e politico, di essere complice del cosiddetto “decreto Salvini”, che stabilisce la minima sopravvivenza degli stranieri arrivati dal mare partendo da territori difficili dell’Africa.
“Chi da oggi li aiuterà farà certamente un bel gesto di beneficenza ma la nostra Repubblica Italiana e la Comunità Progetto Sud e io, prete cattolico – conclude Panizza nel comunicato – non possiamo accettare che si offra come dono di carità ciò che è dovuto a titolo di giustizia>>.

Asmara Bassetti

il VIDEO

Intervista a Nicola Emanuele