Trame Festival è il primo evento culturale in Italia dedicato ai libri sulle mafie.

Dal cuore della Calabria arriva la voglia di denuncia e di risveglio delle coscienze contro le mafie. Workshop e incontri con gli autori coinvolti in prima persona nella lotta alle organizzazioni criminali nel nostro paese. Trame Festival è la voce di un'Italia che non vuole stare in silenzio.
Posts tagged "trame5"
Luisella Costamagna

Luisella Costamagna

Luisella Costamagna, giornalista, autrice e conduttrice, ha lavorato per alcuni dei più importanti programmi televisivi di attualità e politica di Rai, Mediaset, La 7, Sky (da «Sciuscià» a «Servizio Pubblico», da «Donne» a «Omnibus», da «In onda» a «Robinson», da «Giovani a Rischio» su CI a “Lei non sa chi sono io” su Agon Channel)....
Nadia Donato

Nadia Donato

Nadia Donato è giornalista professionista da oltre 20. in Calabria è stata la prima donna ad occuparsi di casi cronaca, di inchieste nei luoghi dell’accaduto e ad essere nominata  direttore responsabile emittente tv. Oggi è impegnata quotidianamente nella lotta alla criminalità con il proprio lavoro sia professionale che di volontariato. Direttore di tv City One, di...
Dora Anna Rocca

Dora Anna Rocca

Dora Anna Rocca, nata il 3/04/1965 a Lamezia Terme. Laureata in Scienze biologiche a Messina. Docente di scienze negli Istituti superiori dal 1990 e giornalista dal 2003, attualmente collabora con il Quotidiano del Sud e con la rivista telematica culturale bolognese www.lucidamente.com. Fa parte dell’associazione Giornalisti d’azione ed è membro del direttivo di What Women...
La mafia sul collo

La mafia sul collo

La legalità, banco di prova della credibilità della cultura di un popolo e della sua Chiesa, è il nuovo nome della carità, afferma don Giacomo Panizza, un prete bresciano che da oltre trent’anni vive in Calabria, dove ha dato vita a una comunità autogestita insieme a persone disabili. È nel mirino delle cosche dal 2002...
La regola

La regola

Negli ultimi anni la Lombardia, regione locomotiva dell’imprenditoria italiana, non ha eretto barricate, non ha cercato di fermare l’avanzata mafiosa. Al contrario, molti (troppi) imprenditori hanno spalancato le porte delle loro ‘fabbrichette’ e ditte a manager e mediatori che in altri tempi avrebbero definito ‘poco raccomandabili’. 
Mafia Capitale

Mafia Capitale

“Mafia capitale” è il racconto, in presa diretta, dei magistrati della procura di Roma che hanno scoperchiato l’associazione mafiosa che governava gli affari della città eterna. Criminali onnipotenti, amministratori pubblici, imprenditori. Minacce, mazzette, corruzioni, intimidazioni.
Mafie del Nord

Mafie del Nord

L’espansione delle mafie in aree diverse da quelle di genesi storica è ormai di lunga data. Il fenomeno è stato spesso spiegato equiparando la diffusione mafiosa a una patologia contagiosa che aggredisce un corpo sano, oppure rappresentando i gruppi mafiosi alla stregua di eserciti in armi che invadono e conquistano nuovi territori.
Noi, gli uomini di Falcone

Noi, gli uomini di Falcone

Palermo, gennaio 1981. Angiolo Pellegrini assume il comando della sezione anticrimine dei carabinieri. Un ruolo scomodo: la mafia in Sicilia ha alle spalle una scia di cadaveri eccellenti. Unica speranza, un giudice palermitano che ha fatto della lotta alle cosche la sua missione: Giovanni Falcone.
Pescecani

Pescecani

Il nababbo di Treviso? Possiede 163 motociclette, 155 bici da corsa, 70 fra yacht e motoscafi e 493 auto, compresa la Jaguar di Diabolik. Tutto gelosamente custodito in una decina di capannoni. Collezionismo estremo: per soddisfarlo, ha sottratto 40 milioni di euro alle banche e messo 700 dipendenti sulla strada. 
Riti criminali

Riti criminali

I rituali d’affiliazione vengono spesso frettolosamente catalogati come residui arcaici e simboli di arretratezza. Allora come si spiega il fatto che hanno preso piede anche nel Nord ricco e moderno e addirittura all’estero nelle capitali culturali e finanziarie del mondo?
Rotte criminali

Rotte criminali

“Rotte criminali” è un viaggio nella storia e nell’attualità delle mafie italiane, a cinque tappe, che corrispondono alle serate tenute a margine del corso universitario e che hanno visto come protagonisti, in dialogo con esperti e giornalisti, i magistrati impegnati nella lotta al malaffare ed al crimine organizzato.
Rosario Livatino

Rosario Livatino

A venticinque anni dalla morte, Roberto Mistretta ripercorre la vita del “giudice ragazzino” Rosario Livatino, evidenziandone la dimensione umana e spirituale, fondamento del suo impegno professionale. Era il 21 settembre del 1990. Sul viadotto Gasena lungo la SS 640 Agrigento – Caltanissetta, veniva ucciso in un agguato mafioso il giudice siciliano Rosario Livatino.